lettere dei bambini di Montecchio

dopo l'incontro in classe del 22 maggio 2008
grazie al lavoro della maestra Manuela Agnelli

Carissima Caterina,
ti mando degli stralci di testi e lettere che i bambini di quarta hanno scritto pensando a te.
Non li ho corretti (e si vede), ma voglio che tu colga la spontaneità e la verità di ogni frase e di ogni strafalcione.
Dopo averti conosciuto è difficile esprimere a parole quello che proviamo; sappi che in quella classe circolavano delle onde che tutti avvertivamo, era un incantesimo forte e dolce, tutti ci affidavamo a te che ci hai come presi per mano, per proteggerci, mentre ci guidavi in un mondo che è il nostro, ma ci sembrava anche un altro, più bello e pacifico. Ci hai lasciati con la certezza che si può ancora fare molto per crescere insieme e migliorarci, ascoltandoci e facendo emergere quel qualcosa di buono che ognuno di noi ha dentro e spesso non sa di averlo.
Ciao, buona primavera (e anche estate)
Manuela


Una poetessa a scuola
Oggi a scuola, invece di fare lezione con la maestra Manuela, abbiamo fatto amicizia con una grande poetessa che si chiama Caterina Trombetti.
Ha inventato poesie fantastiche, ha soprattutto ascoltato il suo cuore, ha raggruppato amicizie, emozioni, sentimenti e tristi momenti. Lei è alta, con i capelli biondi e gli occhi azzurro smeraldo.
La poetessa ha riassunto su ognuno dei fogli pubblicati i momenti fragili, i momenti di gioia, i momenti di amicizie.
FRANCESCA

...era veramente un onore essere con lei.
Ci ha detto:
-Io racconto tutto quello che penso, ho scritto tanti libri, la mia prima poesia quando avevo otto anni, mi ha spinto l’ispirazione, e quando la scrissi mi venne di farne un’altra e un ‘altra ancora, tantissime.
Io con lei ho avuto molta ispirazione, è stata molto simpatica con tutti noi, forse tornerà un giorno nella nostra scuola; io ho provato amicizia e felicità in quel momento, nei suoi confronti.
LEONARDO

Oltre che le sue poesie, mi ha commosso anche come le interpretava; ci ha detto che la poesia viene dal cuore e non dalla testa. Le scriveva anche da piccina, anche se non era un obbligo, così si esprimeva. Le abbiamo chiesto di "Desiderio" se era stata scritta prima la poesia o il titolo, lei rispose la poesia, perché all’inizio non le era venuto in mente il titolo da darle, poi le venne “Desiderio”. Io mi incantavo ad ogni parola detta perché sembrava poesia… io continuavo a guardarla cercando di capire l’emozione che provava. Alla fine dovette andare, però scrisse la sua firma, poi se ne andò.
A me questa esperienza ha colmato il cuore di gioia, mi sembrava di essere un tucano in volo.
LEONARDO

Oggi è venuta trovarci Caterina Trombetti che per me è la regina della poesia. Noi eravamo emozionati e l’aspettavamo con ansia. Ci ha parlato del mondo che può essere brutto, ma ha anche tanta bellezza.
Ci ha raccontato che quando vedeva il tramonto si impressionava sempre. Era molto simpatica e spero di diventare anch’io poetessa.
ELISABETTA

La poetessa ci ha raccontato che rileggendo le sue poesie rimaneva colpita da quello che aveva scritto e le sembrava impossibile che le avesse scritte proprio lei. Suo figlio non ama molto le poesie perché fa l’ingegnere, però quando lei gliele legge, lui si commuove.
Lei rimane colpita quando vede il castello di Montecchio e adora vedere il sole in cielo.
Siamo stati fortunati a vedere Caterina Trombetti.
GABRIELE

Quando incominciò a parlare sembrava che, da quanto parlava bene, dicesse una poesia.
Noi le chiedemmo perché nella poesia "Vo cercando" parlava di lei che cercava il suo sorriso di quando era bambina, però per cercarlo dovette ricordare anche le cose più brutte. Gregorio chiese perché aveva perso il sorriso…lei ce lo disse ed era commossa ed invece io ero dispiaciuto per lei e ci raccontò che la poesia è come una medicina per il suo cuore e i suoi sentimenti tristi rimangono sul foglio. Dopo ci raccontò che ogni volta che guardava il tramonto si meravigliava e sua sorella le diceva: - Caterina, è solo il tramonto, di che ti meravigli?
La maestra rispose che lei è una persona sensibilissima, era la cosa che avevo pensato io.
Ci parlò del telegiornale che fa vedere le cose brutte che succedono nel mondo, ma la maggior parte delle persone sono buone, però per noi bambini è difficile capirlo e non bisogna fare le cose che la gente cattiva fa.
Mi sembrava una maestra saggia della vita che ha sempre ragione.
Quando lesse la prosa che avevo fatto sulla poesia "Muraglia" mi sentivo come lei quando legge una sua poesia, mi emozionai, infatti riuscivo a stento a trattenere l’emozione.
GEREMIA

Carissima Caterina,
con un pizzico della tua magia, eccoci qua nel tuo mondo. Tu ci hai fatto capire che per volare nella poesia prima ti costruisci le ali e poi spicchi il volo in quel sogno fatato.
Vincere se stesso è la maggior vittoria e tu, Caterina, hai imparato a vincere contro la timidezza, ora toccherà a noi togliere quel velo dalla mente che ci copre.
Ioana

Ci sei piaciuta tanto e le parole che usavi sembravano appartenere a una poesia.
Tu riesci sempre a stare serena ed hai un cuore aperto a tutte le difficoltà.
Leonardo

Appena sei arrivata a scuola eravamo tutti contenti; quando ci hai spiegato le tue poesie tutti hanno aperto il cuore e sono entrate le poesie.
Khalid

Grazie alle tue intense parole riuscivo ad immaginarmi tutto quello che dicevi.
Gregorio

Per noi è stato un onore incontrarti a scuola per due motivi: perché sei una poetessa molto brava e soprattutto perché sei una persona brava e buonissima d’animo. La magia della tua poesia e delle tue parole è rimasta nel mio cuore ed anche in quello dei miei compagni, credo, anzi ne sono quasi certo. Questa esperienza unica sappiamo che, purtroppo, non risuccederà, ma nel nostro cuore rimarrà per sempre il tuo ricordo.
Geremia

Speriamo che tu torni presto. Noi sentiamo già la tua mancanza. le tue poesie riempivano il cuore di sentimenti anche se molte finivano male.
Gabriele

Ci hai fatto una grandissima sorpresa quando sei venuta da noi. Le tue parole erano poesie.
Io rimanevo incantata a sentirti. Vorrei anch’io diventare una poetessa. Le tue poesie sono tristi ma con un velo di speranza. Nelle tue poesie dici che hai avuto molti dolori nella tua vita. Per tutta la scuola è stata un’emozione, perché per una poetessa nazionale come te, venire in una piccola scuola è un sacrificio.
Torna presto!
Elisabetta

Con te mi sono sentito libero di esprimermi e la gioia mi pervadeva così tanto che ho deciso di scriverti una poesia:
Cara Caterina,
sei bella di sera e di mattina
le tue poesie sono così belle
da mandarle sulle stelle.
Lo so che ti ho dovuto salutare
ma spero che tu possa tornare.
Le tue intense parole mi facevano vedere il mondo diversamente e ogni frase che dicevi per me era poesia.
I tuoi occhi parlavano al posto della bocca e il tuo cuore era puro mentre ci incoraggiavi.
Leonardo

Tu ci hai fatto tuffare nella fantasia e il mondo sembrava più bello.
Leonardo

Grazie di essere venuta in questa scuola piccola, noi ti abbiamo accolto su una classe piuttosto minima. Sembrava che mentre spiegavi le parole della poesia, formulavi un tuo pensiero che ti rimarrà per sempre. Ritorna presto
Francesca